Penso che il BTEC sia una grande esperienza, soprattutto se si frequentano tutti i quattro anni che ALOUD offre. Per le persone, le conoscenze, le capacità, gli eventi, la bellezza di essere sommersi dagli esami ma di aiutarsi a vicenda con i compagni.
Io mi sono diplomato da un solo anno ma mi sembra passata una vita e spero di poter continuare a migliorare con quella stessa mentalità di sempre.
Q: Quali erano le tue competenze in ambito musicale prima di aver iniziato a frequentare il corso BTEC?
Avevo studiato canto per un paio di anni e avevo una mia band. Nel campo tecnologico era da circa 2 anni che mi ero avvicinato al mondo dell’home recording, seguendo i classici video tutorial e acquistando i miei primi device.
Q: Quali sono stati gli argomenti o le competenze che hai acquisito da zero frequentando il BTEC?
Sicuramente la parte del corso riguardante l’organizzazione/gestione di progetti è stata una cosa completamente nuova per me. In particolare la cura e la pianificazione del progetto in tutti i suoi aspetti, che è una cosa pressoché inesistente nella scuola dell’obbligo, o almeno lo era quando la frequentavo io.
Per quanto riguarda la parte tecnica non mi sento di aver imparato cose da zero perché avevo già un’infarinatura, ma ho sicuramente approfondito e cambiato punto di vista su molte cose.
Durante il corso BTEC ho potuto sperimentare in prima persona anche delle situazioni di lavoro in piccoli e medi eventi (ad esempio durante i concerti organizzati dalla scuola oppure anche ad eventi esterni come il TEDxVerona).
Q: Quali sono, invece, gli argomenti o le competenze che possedevi già e che hai migliorato frequentando il BTEC?
Sicuramente ho imparato a conoscere meglio la musica e ad ascoltare meglio (grazie a Riccardo Barbierato e Federico Pepe), che è una competenza fondamentale per un fonico / produttore (in particolare al giorno d’oggi dove è più facile mixare con gli occhi che con le orecchie).
Ho potuto imparare molto nel campo della registrazione, anche facendo attività da solo nelle aule a disposizione. In generale durante il corso ho cercato di prendere tutto ciò che potevo da insegnanti e compagni: a mio modo di vedere è l’unica maniera per uscire veramente preparati e determinati per il futuro.
Un’altra cosa fondamentale che il corso mi ha fornito è la capacità di gestire e organizzare il mio tempo. La struttura del corso è molto intelligente, con periodi di alta tensione durante i quali è fondamentale saper dividere il proprio tempo in maniera consapevole. Questa capacità me la sto portando dietro e mi sta aiutando molto in tutta la mia vita lavorativa.
Q: Qual è stato il tuo percorso una volta concluso il BTEC ad ALOUD?
Una volta finito il corso ho fatto ritorno nella mia città (Belluno) e ho iniziato a lavorare come fonico per uno studio di registrazione e jazz club (Centro di Musica Unisono di Feltre).
Parallelamente ho aperto la Partita Iva per fare il fonico freelance. Purtroppo il Covid ha un po’ stroncato le gambe a tutto il settore musicale, quindi provvisoriamente ho trovato un lavoro part-time in una libreria della mia zona e sto portando avanti le attività in parallelo.
Q: Attualmente lavori o stai svolgendo delle attività in ambito musicale? Descrivi di cosa ti occupi o in cosa consiste il tuo lavoro
Al momento lavoro principalmente al Centro Unisono, mi occupo della regia streaming durante gli eventi live e lavoro alle produzioni dello studio, quindi mi occupo della microfonazione, del monitoraggio, della post produzione, eccetera.
Per quanto riguarda invece il mio lavoro da freelance, mi occupo di gestire produzioni musicali in varie fasi (dall’arrangiamento al mix, passando per la registrazione).
Nell’attività live invece mi occupo principalmente del FOH. Infine, da qualche anno collaboro con Time Farm, un’associazione che organizza il festival Gods Of Mel. In questo caso rivesto il ruolo di Stage Manager.
A gennaio ho lanciato il mio progetto solista (MayDave) con due singoli. Ora sto lavorando ad un altro singolo e al primo EP. Al momento, oltre a tutto questo, sto lavorando al lancio di una nuova etichetta discografica insieme a Lorenzo, un altro diplomato BTEC, con il progetto di scoprire nuovi talenti e lanciarli nel mercato musicale. Ora capisco cosa intendevano gli insegnanti quando ci dicevano che bisognava saper fare un po’ di tutto.
Q: Pensi che frequentare il corso BTEC ti abbia aiutato ad acquisire delle competenze utili per il lavoro o l’attività che stai svolgendo attualmente? Quali e in che modo?
Sicuramente mi ha dato molte competenze sul lato tecnico, sia nella parte live sia nella parte di produzione. In alcuni casi ho ricevuto più dal lato umano che dal lato tecnico, ma proprio quel lato umano mi ha spinto a ricercare e a sperimentare sul lato tecnico.
Questo per dire che le nozioni sono soltanto nozioni, mentre l’ispirazione è qualcosa che germoglia e si evolve, e crea cose nuove e belle.
Sul lato organizzativo invece il BTEC mi ha insegnato ad organizzare il mio tempo in modo consapevole. Penso di non aver mai consegnato un esame in ritardo, e nella vita lavorativa questo mi sta tornando estremamente utile, quindi penso di aver imparato bene 🙂
Q: Quali sono state le esperienze o i lavori/esami svolti durante il corso che ti sono piaciuti di più o, più in generale, che ti sono serviti per il percorso intrapreso al termine del BTEC?
Sicuramente tutta la parte di produzione e di post produzione è quella che mi è piaciuta di più e quella su cui mi sono concentrato di più. Mi sono sempre interessato molto anche alla parte di campionamento e sintesi, che sono forme dirette di creazione e modellazione del suono. Il lavoro che faccio adesso è una diretta conseguenza. Ci vuole tanta passione e anche qualche sacrificio
Q: Qual è stato l’esperienza/lavoro/esame che più ti ha messo a dura prova durante il corso BTEC?
La parte di gestione dei progetti di gruppo è sempre stata quella più ostica, un po’ per il mio carattere che mi spinge a fare tutto da solo, un po’ perché ho sempre fatto fatica a trovare un vero interesse nei contenuti proposti. In ogni caso ho sempre, o quasi, capito quale fosse l’utilità di quello che stavo imparando e quindi mi sono applicato anche in quell’ambito.